S'infilano i ricordi nei pensieri come vento
cacciarli è tempo perso
fors'anche più quando l'ho vissuti
desiati e rinnegati inutilmente
l'aria frizzante del mattino
ti riporta
arrogante maschera di fumo
che intossica l'assenza tua presente
e lotto coi mulini
nel tentativo astruso d'obliarti
mentre fa male non saperti e non averti
e quanto è vano il mio fuggire
imponendomi d'odiarti
in nome di quel ruolo menzognero che incarnavi
elargendo sterpi secchi di speranza
che stupido l'amore...
sordocieco si lascia mutilare nell'orgoglio
inchiodando stille d'anima negli occhi
e, passati gli anni
quanti e quanto pieni
d'eterni attimi goduti e ben pagati,
ancora cresce nel rancore che fa scudo
l'inerzia arresa a un sentimento che incatena
e mi possiede
pei giorni vivi che mi resero una Donna
non so esiliarti dal mio cuore
piccolo scrigno senza chiave
che, a te dinanzi è stato e sempre sarà nudo,
e senza pelle nè corazza
d'amaro e inerme amare
ti contiene.