username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Ricordi di una vita che fu

Scale a chiocciola
pavimenti di marmo
vetrate griffate
al mattino raggi di sole disegnano spettri immortali
ricordi ricchi i tuoi natali
adesso vivi nella strada
persi gli amici
persi i cari
i ricordi come jene feroci ti azzannano ogni secondo marcio della tua vita,
gettata via,
seppur ardita
seppur persa
ricordati che val la pena viverla
anche se ogni giorno desideri che Dio ti chiami al Suo cospetto
la vita chiede il tuo rispetto.

 

1
5 commenti     0 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

0 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati

5 commenti:

  • Bruno Briasco il 08/06/2011 14:01
    mi accodo a Karen... con una chiusa ancor più bella
  • karen tognini il 31/05/2011 21:33
    bellissima.. molto sentita.. si la vita richiede rispetto...
  • loretta margherita citarei il 31/05/2011 20:10
    bella, apprezzata, complimenti
  • Isaia Kwick il 31/05/2011 17:45
    Grazie Vincenzo, ti son rimasti impressi e semaforini... Ehheeh!!! Che tenero.
  • Vincenzo Capitanucci il 31/05/2011 17:26
    persi i cari... erano dei carati... persi gli amici..è duro andare avanti... ma la Vita in Sé per Stessa chiede e merita il Tuo rispetto..

    Bellissima Isaia... un abbraccio... ricordo ancora i Tuoi semaforini..

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0