Ci soffermiamo con meticolosa attenzione su averi
che sappiamo di non poter possedere.
Viviamo nel desiderare ciò che non è necessario
per ottenere la felicità ambita.
Nutriamo le nostre esistenze di sensazioni vuote.
Perdiamo ore di un tempo che non ritornerà.
Saccheggiamo il nostro essere per esistere in apparenza.
Ci arrendiamo davanti all'appetibile pubblicità
che ci renderebbe diversi da come siamo.
Raccattiamo soldi per sogni che non ci appagano.
Poi per via, dopo aver perso tutto, ci ritroviamo.
Giustizieri dei nostri stessi sbagli
ed il tempo, miccia accesa,
giunge alla fine,
quando per evitare l'esplosione
è ormai troppo tardi.