silenzio e disciplina
nel tuo sguardo a me rivolto.
Nel respiro, le tue mani
perdersi di uccelli tra infiniti cieli
toccano le mie stelle di polvere
che si sgretolano
si dissolvono come sabbia in clessidra.
Soffici cuscini di oscure piume
raccontano ricordi riesumati
dal piacevole dolore.
Presenza di retta via
di consiglio certo
quante volte non ti ho dato ascolto?
Quante volte ho preferito la scorciatoia
al tuo cammino disastrato in apparenza?
Sospesa tra inquietudine e corde
tese in equilibrio
scelgo te Padre mio.
Bendami pure,
fallo adesso
su questo intrecciato filo
passo dopo passo
senza vederti
io riuscirò ad abbracciarti.