Nel movimento incessante delle sue mani,
ella cercava di mutar color ai suoi panni,
ma il mio sguardo restò ostaggio dei suoi fianchi,
poiché miei occhi mai videro femmina come quella!
Così lo sguardo ed io pure,
ci perdemmo nella sconfinata rotondità delle sue mollezze,
e per un attimo la immaginai mia ospite
nella villa di Arcore!