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La pausa di una luce

Il vittimismo espresso a parole
volava disteso nell'etere di un sogno proibito.
Delizioso il suo mantello
spiccava il volo con leggiadria
rivolgendosi a lui con fare maestoso.
La rugiada del mattino inondava i nostri sensi.
Con la linea degli occhi perpetuava nuove strade.
Fuggiasco.
Sobrio.
Ripetitivo.
Una marcia infallibile circondava il sentiero
con passi minacciosi avvicinava il buio.
Disteso su di lui raccoglieva pensieri
di un piacere paradossale.

 

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4 commenti:

  • Bianca Moretti il 19/07/2011 15:46
    Ermetica a tratti ma molto evocativa! Un uso efficace e sapiente delle parole...
  • Anonimo il 02/07/2011 14:16
    delicata e molto bella... ma sicuri che il vittimismo, anche se espresso, esista veramente?!
  • Anonimo il 01/07/2011 15:19
    Sentita... complimenti
  • loretta margherita citarei il 29/06/2011 20:31
    originale, apprezzatissima

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