I sogni dormono
coccolati da sette lune
la prima
custodisce l'impronta di un sorriso
da poter illuminare
facendogliene strenna:
come invito del futuro
a lasciarsi scorgere.
La seconda ha con sè
due braccia d'avorio
da donare a un timido contadino
perchè sappia amare
con la sua vanga color fatica
quella terra che gli è madre
figlia e sorella.
La terza accoglie due solide gambe
grembo dorato
di passi anelanti a rivelarsi
per scoprire la sorgente in cui il mondo
va a nascondersi per ritrovarsi.
La quarta è casa inviolabile
dello strepitio d'un battito d'ali
che mendicando va al cielo
la risposta sul senso del suo volo:
la quinta è un indifeso seme
pronto a regalarsi mille giardini
come essenza di magnolia
ardere di rosa tea
scalpitare rinfrescante di viola;
la sesta è il tempio
di due abbagliati occhi
presi a individuare
nel mosaico del cielo
la tessera che contenga la loro scia.
La settima
è la luce sempiterna di Dio
che a quei sogni
mette il vestito della realtà
e ne fa concerto di respiri
suoni e colori
uomini avvinti alla natura
che sanno scoprirsi uomini.