Stride l'arcano fondale
incubo senza fondo
sprigiona liquami
atri alcova agra.
Stritola il sarcofago
contorto nella luna
avvizzita e grama.
Preludio di follia
come cancro scavato nel sospetto.
Crettano i sogni
in una notte infranta.
Calvario inerte riesuma
fantasmi senza rifugio
assiso all'angoscia.
Rigetta brani di menzogna
orrida strage
d'acri oblii
sempre virando verso
deluse attese.
Grida lo spasmo
dilaniato, squarciando
attonito la lapide
seppellita.