Morbidi steli
di lavanda ondeggiano
e si piegano
al soffiar del vento lieve.
Spighe violacee
olezzano l'aria tutta
e ricordano
profumi inebrianti
e occhi tristi.
Stupenda questa poesia immersa nello splendore della natura dove tutte le meraviglie campestri si scontrano con la tristezza degli occhi che la osservano.
Forse per questo lo spettacolo così ben descritto diventa ancora più bello ed affascinante.
Sono proprio i contrasti che accentuano i sentimenti fino alla più alta sensibilità.
Molto apprezzata!
Versi brevi, ma molto toccanti e incisivi. Brava!
Ignazio
Anonimo il 19/07/2011 14:02
... occhi tristi... credo che sia perche' qiesto bellissimo quadro che hai descritto ti ricordi la tua infanzia (se era autobiografico), e se non lo era comunque complimenti...
Non era semplice riuscire a condensare in pochi versi la capacità della lavanda di avvincere l'olfatto e, con esso, richiamarci tutti i più bei profumi della vita. Lei ci è riuscito, bravo.