latrati
d'instancabili canidi
in strade deserte di eleganti bipedi
che questa Luna piena, illumina
mal volentieri frequentata, perchè
hanno l'animo e l'abito lungo da cerimonia a brandelli
pur di svarowski intarsiati
sempre pronte a bastonarmi, però
neanche fossi un bastardo, magari non mi disprezzerebbero
da quelli come me
pretendono obbedienza
e che mai si neghino, di notte
già, padroncine
mai contente di come canto alla luna
mai contente di come mi genufletto
per quell'osso finto con gli anni del mondo
meglio, randagio e senza guinzaglio
meglio bastardo, ma libero
padroncine