Nel buio incandescente
del reparto malati terminali
scorrono i giorni
come scoiattoli impazziti
danzano meste le lacrime
sul volto di un nonno ancor giovane
e si preparano a essere
fiere messaggere di saggezza
per il nipote che gli sta accanto;
"rispetta sempre gli altri come fiori- dice-
non chiudere gli occhi sul mondo
e soprattutto sui suoi colori
in ogni donna vedi l'impronta di una fata
impara ad amare ogni cosa
anche una semplice minestra riscaldata;
nipote mio,
non rinunciare mai
a contare le onde del mare
quando nei tuoi sogni bussano le stelle
non le dovrai mai scacciare
quando correrai per amore
fino a osservare
il vero volto dolore
anche allora, non ti fermare
sono tuo nonno, amore
e ti avrò davvero amato
se ti avrò insegnato ad amare".