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L'armata delle tenebre
Dovunque nell'oscuro marcia l'armata infame
Nelle ombre, nei tormenti, nelle piaghe della mente
Marcia l'orda in tacito silenzio
Marcia sulle tombe per reclutar seguaci
Marciano sparsi soldati di ogni dove e ogni quando
Marciano neri di pece i vagabondi della Storia
Marciano nell'oscuro
Fin dentro le pupille del prossimo fratello
Marciano nel tempo e nello spazio
Marciano nei cuori e nelle fantasie
Marciano nell'oblio del proprio essere
Marciano dritti verso la fine dei giorni
Ognuno ha una storia
Ognuno è una storia
La storia di come s'arruolarono
Nelle orde dei perduti
Dall'ombra eterna che,
come madre di tenebra li nutre e protegge ed eternamente li avvolge,
un manipolo si distacca e, nel sonno, la parola mi rivolge.
A parlare per primo fu un ragazzo che non aveva ancora,
né mai ormai vedrà, l'alba della maggiore età.
<< buonasera messer sognatore, o forse, sarebbe più
appropriato dire buonanotte, il mio nome, per quel che importa ancora,
fu Amilcare. Combattei per la Repubblica di Salò e per la resistenza.
Un giorno ero amico del reggente stato, il giorno appresso vendevo
informazioni al miglior offerente.
Ero una spia e per salvare il collo dalla forca mentii, spergiurai
e uccisi mio fratello.
Ma il tempo concessomi è finito. >>
E nell'ombra sparì come se non fosse mai esistito.
La voce che ne prese il posto era dura, roca, una voce
di caverna, che direttamente dal cuore fangoso della terra
giungeva.
<< sono il Caporale Hans Winchestain, della terza divisione cavalleggeri.
Non ho rimpianti, né rimorsi. Amavo la guerra, le sue rosse labbra
che invocavano sangue, le urla, il ronzio dei cannoni faceva esplodere
il mio cuore. Mi faceva sentire vivo.
Ho combattuto a Caporetto e disperso famiglie distrutte.
Combattere era la mia vita e combattendo avrei voluto morire sul Piave da eroe.
Mi spensi solo, come solo vissi, in un letto di influenza, per risvegliarmi
tra compagni di ogni tempo in questo mio paradiso distorto.
Proprio ora che cominciavo a sognare la pace >>
Sparì nel tempo che intercorse tra il suo sospiro e il mio battito di ciglia.
Una nuova figura dai bordi indefiniti mi si avvicinò all'orecchio e
con una voce simile al bisbiglio del vento disse:
<< ciao a te, uomo,
ciao a te, fratello,
non ti dirò il mio nome perché
s'è perso nei meandri della storia, e io stesso fatico
a ricordare chi sono.
hai conosciuto due miei confratelli,
al pari di loro combattei ed uccisi,
depredai e lottai per una giusta causa,
almeno così mi dissero.
Bruciai Troia al fianco d'Ulisse,
seguii Oloferne nell'assedio di Betulia,
combattei con Cavallo Pazzo i demoni bianchi,
torturai soldati americani nelle carceri segrete in Vietnam,
liberai Roma dai Papi,
fui bianca rosa, o giglio nero?
C'è forse differenza alcuna?
Ora striscio nell'oscurità tra le ombre,
marciando verso l'Apocalisse,
sperando di fare in fretta.
Non ho futuri da predirti, né consigli, né gesta da narrarti, solo ti chiedo:
non perdere le nostre facce lungo la strada che conduce al risveglio,
ricordaci e donaci ancora seppur momentanea la luce del sole. >>
Aprii gli occhi confuso,
sapevo d'aver sognato,
senza esitare presi la penna ed iniziai a scrivere
Dovunque nell'oscuro marcia l'armata infame
Nelle ombre, nei tormenti, nelle piaghe della mente
Marcia l'orda in tacito silenzio
Marcia sulle tombe per reclutar seguaci
Marciano sparsi soldati di ogni dove e ogni quando
Marciano neri di pece i vagabondi della Storia
Marciano nell'oscuro
Fin dentro le pupille del prossimo fratello
Marciano nel tempo e nello spazio
Marciano nei cuori e nelle fantasie
Marciano nell'oblio del proprio essere
Marciano dritti verso la fine dei giorni
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0 recensioni:
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- grazie
- Splendida Giuseppe... impostata quasi come la Divina commedia... a spasso nell'inferno...
Marciano nell'oblio del proprio essere
Marciano dritti verso la fine dei giorni... una marcia nel marciume... a noi ricomporsi in una divina ciurma...
Bruciai Troia al fianco d'Ulisse,
seguii Oloferne nell'assedio di Betulia,
combattei con Cavallo Pazzo i demoni bianchi,
torturai soldati americani nelle carceri segrete in Vietnam,
liberai Roma dai Papi,
fui bianca rosa, o giglio nero?
C'è forse differenza alcuna?... no...
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