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Io e Vincent

Atterrito,
fuggo dalla voce
che mi si insinua dentro
e rivela spudorata
il mio vivere banale.
Atroce,
come è il pensier dell'uomo
che vive consumato
da un misero talento,
che volge soddisfatto
di un lieve ricercare.
Tu dipingesti i corvi
nel nero e cupo volo
sul grano giallo ed oro
delle colline estive.
Mi struggo nel dolore
ma non ho dato ai giorni
nessuno dei colori
che il cielo meritava

 

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2 commenti:

  • Bianca Moretti il 07/08/2011 18:09
    Un omaggio al grande e impareggiabile Vincent... Bellissimi i tuoi versi, segno di una sensibilità altrettanto profonda ma certamente più equilibrata della sua. Ognuno dipinge la sua vita con i colori che ha a disposizione e la tavolozza ne contiene di innumerevoli se si contano le possibili e infinite sfumature...
  • karen tognini il 06/08/2011 13:51
    Struggente.. bellissima poesia andrea...
    il grande Vincent con il suo volo di corvi su un campo di grano impazzito ha dato l'addio al suo dolore togliendosi poi la vita...
    Ogni persona ha il suo talento celato.. ma sono pochi quelli che riescono a dare colore alla propia esistenza-...