A te, che specchi l'essere
non ti farò a pezzi
giacché, si paga simile gesto
con sette anni di sventura.
Ti velerò con il fiato
e con il dito,
traccerò un sole
che muti le sembianze,
coprendo le rughe
imbiancate dal tempo,
ognuna, con una storia diversa.
Piano, ritorni a riflettere
lasciando scorrere lacrime
che confondono il pianto,
ciascuna lacrima, gioia e dolore
perciò, ti ammanterò con una coperta
in modo che sia solo l'anima,
il mio unico, specchio.