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Noi che eravamo uomini

Fu così che divenimmo uomini,
trasportando sulle nostre schiene
il carico di un pensiero così grande
che a stento lo riconoscemmo nostro.
Era dopo era,
concrezione su concrezione,
lo ricoprimmo poi di scorie mentali,
nella vana ricerca dell'anima,
e della sua redenzione.
E veneriamo tristi amuleti
sparsi frammenti di quell'unica idea
pezzi di verità ormai inutili
ora che abbiamo smarrito il disegno.
E ci leghiamo al palo,
e ci turiamo le orecchie,
noi che eravamo uomini.

 

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4 commenti:

  • alba radiosa il 17/08/2011 17:20
    Grazie a voi
  • Maurizio Cortese il 17/08/2011 13:33
    Mi è molto piaciuto quel "abbiamo smarrito il disegno", dato che i nostri tempi lo testimoniano largamente.
  • Anonimo il 16/08/2011 14:50
    Ahimè uomo, non è più l'età dell'oro, né dell'argento, né del bronzo... Brava!
  • Vincenzo Capitanucci il 16/08/2011 13:06
    Bellissima Alba... sotto il peso... di scorie mentali... questo pensiero ci schiacciò... il fluido nostro vivere... diventò... un cristallo di ghiaccio... perso nella venerazione di tristi muti amuleti... senza più vedere Venere in azione...

    noi che eravamo uomini...

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