Dono ristoro al mio corpo.
Tra favola e realtà cammino
sui ciottoli del viale che mi
portano, su in collina,
nella casa dal tetto spiovente.
Varco la porta,
incomincia la favola.
Io regina, tu re,
pronto a deliziare le mie voglie.
Cadono i miei veli
ed ogni mia inibizione
sparisce,
sono argilla nelle tue mani.
Esplode in me il desiderio di te
che va oltre l'indecenza.
Sono tua, nella casa su in collina,
tra cielo e fantasia
ogni volta qui la mia favola.