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Vedute

Affondo i pungi
nelle sabbie della sera,
si scuote l'organo
nervoso della Terra
ed uno sciame d'ali
di libellule dai monti
discende in vortice
su lumi e punte di diamante:
volano incontro
al volto per distruggere
l'oscura gabbia
in cui tenevo chiusi gli occhi.

 

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5 commenti:

  • vincent corbo il 23/08/2011 07:20
    Aprire gli occhi: forse è questo l'obiettivo per ogni uomo, maturare, crescere, conquistare. Bravo Ciro.
  • Ada Piras il 22/08/2011 21:40
    "l'oscura gabbia
    in cui tenevo chiusi gli occhi"Molto bella
  • Anonimo il 22/08/2011 20:12
    Bellissima introversione di stile ermetico, quasi una metafora esoterica.
    (p. s., infatti il riccio dov'è?
  • ciro la ferola il 22/08/2011 17:30
    grazie mattia... ma non ho capito a cosa si riferisce il tuo timido riccio...
  • Anonimo il 22/08/2011 17:24
    Timido riccio nell'anima... mi piace

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