non so come ma quando non riesco a trovare le parole
uno strano malessere si fa strada
oppure una litania
si ripete all'infinito
nonostante faccia di tutto per acquietarmi
in questi momenti che paiono
preludere all'inutilità
si crea invece una placenta dove fermenta il senso del dopo
quando come per magia
io non sono più
uno stupido arrogante presuntuoso
ma sento quasi di poter parlare la lingua del magma
giocare nella lampada col genio
che stava in attesa da mille anni
mescolarmi col silenzio delle ore al tramonto
una strana risata esplode
là dove non sono più
e finalmente non capisco davvero
chi ride
cosa ride
perchè ride
ma cavolo ridere si ride davvero.