Bruciano
rigagnoli ematici
inebriando l'ego fino allo stordimento
suoni, di parole conosciute e mai dette
a confluire
nel mare dei sensi e capelli misti a sudore
segnano
un profilo mai pago d'essenze salmastre
danzante, al chiaro di questa Luna corsara
su trine di risacca che respira il moto tuo
in quest'arenile ancora caldo
mangio il tuo pane con cristalli di sale
instancabilmente
e, al primo chiarore d'alba
cederò
le briciole, ai vocianti gabbiani...