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La disperazione di Dio

Sei luce nelle tenebre
e rimani al buio.
Sei la voce della speranza
e intorno non vedi che pianto.
Sei la forza dei giusti
e lasci gli assassini impuniti.

La Tua persona perduta cammina
nomade nel tragico andare
foglia nell'autunno che sogna
il ritorno alla primavera.
Voli alla meta fugiasco
e attendi proteso all'altare.

Ti ferisci tra cocci aguzzi
disseminate mine vaganti,
il Tuo popolo ti ha rinnegato,
sanguini come un capretto
mandato al macello
e non ci sarà il miracolo
di Abramo e morirai
nella indifferenza dei più
e rimpianto di pochi.

Eppure qui è il paradosso,
sulla soglia della disperazione
sillabi per ognuno il suo nome
squarci il cielo come Fetonte
precipiti sulla terra e la bruci
in un ultimo atto d'amore.

 

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4 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Francesco Andrea Maiello il 15/12/2012 07:12
    Versi profondi e per troppo amore ci ha concesso... troppa libertà!

4 commenti:

  • Rosarita De Martino il 30/08/2013 18:49
    Il Signore ha fatto tutto per l'uomo e l'uomo ha preparato al suo Dio la croce, eppure essa stessa è segno visibile di amore, di donazione e di speranza. Questa è la nostra fede. Ti saluto caramente. Rosarita
  • teresa maria serena ascanio il 15/09/2011 21:11
    molto sentita e profonda. apprezzata. Comunque non capisco perchè le tue poesie presentino così pochi commenti, lo trovo inconcepibile perchè sono meravigliose!
  • Alessandro Guerritore il 28/08/2011 23:30
    Interpretazione della persona di Dio decisamente personale.
    Non per questo l'opera sia privo del suo valore artistico.

  • Ada Piras il 28/08/2011 10:31
    Un bel paradosso... il suo Amore

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