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Eco

Struggente musica risuona
trasportata dal vento dei ricordi.
Le note non abbandonano il pentagramma
ricco di chiavi, pause e accordi.
E lontano va il pensiero,
si slaccia come fiocco candido
liberato dalla mano,
e libra nell'aria volando su ciò che ero.
Echeggia eco della mia infanzia:
attimo che passa in fretta
e lascia l'impronta dolce, non effimera,
che mi accompagnerà per la vita.

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Don Pompeo Mongiello il 08/04/2012 19:06
    Un bel modo di fare poesia. Brava!

7 commenti:

  • Anonimo il 16/02/2013 20:59
    Le note che ancora vibrano e l'eco dei giorni felici dell'infanzia, impronta non effimera, compagna della vita.
    Nel bene e nel male aggiungo io.
  • Raffaele Arena il 29/09/2011 01:56
    Personalmente mi considero risultato di un suono eterno, in carne ossa cosi' con i miei pregi e difetti, nel pentagramma infinito della vita. Bella poesia. Dolce e densa!
  • Bruno Briasco il 07/09/2011 12:48
    Molto dolce... bravissima!
  • Anonimo il 05/09/2011 15:43
    bellissima marianna... piena di bellissime rime scritta bene... e di piacevole lettura... complimenti
  • Anonimo il 02/09/2011 16:26
    Per chi ha vissuto una infanzia felice, non può che serbarne nell'animo un ricordo "dolce". A volte però quella dolcezza si tinge di nostalgia. Ciao.
  • Antonietta Mennitti il 02/09/2011 12:54
    una poesia che merita più considerazione e 5 stelline come valutazione. Brava!
  • Anonimo il 02/09/2011 01:47
    Bella la metafora con il pentagramma e le sue note che vibrano. Hai perfettamente reso l'idea e coinvolto il lettore. E poi questi ricordi lontani che consumano l'animo.

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