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Come fantasmi

Svegliarsi e non sentire nulla.
Fantasmi rievocano il passato,
riaffiorano e prendono forma.
Dall'angolo più buio dell'anima
l'inquietudine mi assale,
distrugge i miei pensieri,
palpita nel mio cuore.
Le emozioni
sono soffocate dal dolore.
Eccomi al bivio,
attimi di brevi silenzi
si insinuano nelle tenebre.
Le parole
sembrano soffocate,
gli occhi spenti
ed i passi silenziosi
calpestano la sabbia del deserto,
piccole lacrime inconsapevoli
rigano il volto
e su di esse si riflettono
i colori del firmamento.
Sento il respiro inquieto
della solitudine
che mi attanaglia,
vorrei trovare pace
ma lei è lì,
mi prende improvvisa.
Intorno il silenzio,
eppure basterebbe poco
per ridare
senso alla mia vita.
Alla fine, stremata,
mi accorgo
che l'inquietudine,
complice dei miei pensieri
mi tiene compagnia.
Il giorno e la notte
non c'è differenza,
Non ho più voglia...
e stanca di dire
a chi non sa ascoltare
vedo i miei sogni frantumarsi.

 

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3 commenti:

  • Giovanna Cento il 04/09/2011 09:08
    Grazie per essere passati a leggere la mia poesia.. purtroppo è in tormento che mi trascino da molto tempo... ciao...
  • Anna Maria Russo il 03/09/2011 23:51
    è un tormento che molti abbiamo. i pensieri che si rincorrono sempre gli stessi di notte e di giorno, l'apatia di chi non ha più voglia di nulla e chi ci sta vicino non sente la richiesta di aiuto e c'è solo buio... ti capisco..
  • Anonimo il 03/09/2011 15:43
    Calustrofobica, come solo il vero senso di inquietudine sa essere. Un saluto, Vito

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