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Urlo

sono bianca... bianca come la luna
senza respiro... trattengo a stento queste lacrime
questa volta non vorrei farle uscire
il pianto è sacro
è un sacrilegio sprecarle
lentezza assassina
mi stordisci e mi devii
dalla visione più ovvia
E dispensi carezze e abbracci
a chi ti inganna
e hai le mani legate
devi tacere
non devi turbare altri
e niente ti arriva alle orecchie
niente... niente
ma questo segno sulla pelle
non me lo sarei mai aspettato
brucia, fa male
e arriva così in ritardo...
Sei tu, lentezza, che mi uccidi...
sei tu la causa degli abusi degli altri

 

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