A sedurmi non fu l'armonia delle trasparenze,
e nemmeno l'ondeggiare dei tuoi fianchi
che m'invitavano a seguirti con l'impeto e la dolcezza,
furono invece le nostre aderenze ad incantarmi,
quel modo così simile di usare la parola e di guardarsi.
Il tempo ci rendeva eterni e fuori dalle convenzioni
riprendevamo le nostre libertà, ricostruendo identità
ora illuminate dal pensiero, ora accese dalla passione.