Dovrei avere gratitudine
per questo dolore
che vivo
compagno di giornate
notti svegliate
senza ragione
senza logica
se non la mia.
Dovrei essergli riconoscente anche
se non altro perché
ho imparato
maestro completo
quando arrivava e quando andava via
qualcosa si prendeva
qualcosa mi lasciava
confrontandomi
ragionandomi
bottiglie di vino
bottiglie di sangue.
Se sono è anche grazie ai suoi
oracoli
la gratitudine non la conosco
è chiusa con la porta in faccia a l'unica cosa che
conosco bene
il mio dolore, amico mio.
Ha un posto nell'anima
il suo posto preciso.