E questo tempo che rapido
scorre
trascina con sé speranza e
morte.
Mi porta nel suo letto come
fiume.
Mi culla, mi strapazza, mi
trascina.
Io mi lascio trasportare
dolcemente.
Vorrei fermarmi all'isolotto
verde.
Ma lui corre veloce e non fa
soste.
A sprazzi giunge intanto alle
narici
Un acre inebriante odore di
salsedine.
Ed alle orecchie un fruscio di
onda.
Alzo lo sguardo e sono già alla
foce.
Un azzurro gabbiano mi fa
strada.