Un fiume cosi' impetuoso, torbido,
quando mi guardo dentro, vedo questo,
scorrevolmente passivo e travolgente,
che non riesce a gettarsi nel suo mare.
Devo camminare ritroso e trovare la fonte,
per poter bere da quell'acqua entonsa
e cambiarne il corso con la mia mano,
senza togliere la sua dinamica vitalita'.
Sei tu il mio mare ed e' li che arrivero',
svuotando tutta la limpidezza in te,
seguendo i tuoi segnali sul percorso,
abbattendo gli ostacoli con le rapide.
Arrivero', e saro' il mare, con te...