La morte agisce
quando vuole.
Ti porta con se'
senza chiederti il consenso.
Non le interessa sapere
se hai progetti da esaudire,
se ami delle persone,
se ami ancora la vita.
Ti avvolge come una nube scura
e ti fa sua.
Sara' lei a provare felicita'
o sarai finalmente tu a provarla?
Anonimo il 13/05/2012 22:51
... dipende dal vissuto, da ciò che lasciamo e da ciò che siamo, bella
- Bel lavoro ma sei sicura che la morte in sé esiste veramente? Non può essere solamente un vocabolo a noi convenzionale per indicare il passaggio dal mondo terreno a quello astrale? La parola morte si potrebbe benissimo sostituire con la parola "vita" poichè l'unica cosa che è mutata è la dimensione in cui ci troviamo ma l'anima rimane sempre la stessa ma senza vincoli corporei. Comunque ribadisco: ammirevoli riflessioni complimenti
Anonimo il 03/05/2012 14:42
Che dire di più? Il consenso è condiviso pienamente. Bella poesia, richiama alla riflessione su un tema che riguarda tutti!
- Considerando il tutto. C' è sicuramente una differenza tra la vita e la morte. Ma la vita vince sempre. E la morte gli ricorda il senso del limite. Mi è piaciuta molto. Bello spunto di riflessione. Qualcuno può tornare a raccontarci qualcosa? Allora!!?
Anonimo il 21/11/2011 11:25
Forse, proprio per questa ragione... la vita andrebbe vissuta intensamente senza tralasciare l'istante. ... domandarsi cosa c'è dopo è disperdersi nella paura, nel terrore. Arriverà... ma nel frattempo vivere è più urgente!
- I tuoi versi toccano la Regina dei Dilemmi dell'uomo: la morte. Quest'ombra nera e incappucciata che ci accompagna ha tutta l'imprevedibilità e l'insensibilità che tu gli dipingi addosso. Eppure, nella chiusa, poni una domanda antica quanto l'uomo: può essere la nera morte oggetto di felicità? Secoli di religione/i hanno tentato e tentano di dare una risposta ma, come lasciano pensare i tuoi toccanti versi, le risposte sono individuali e covano dentro ognuno di noi. Poesia che invita a riflettere.
- bella poesia! La morte non pensa a nulla viene e basta si dice sia la volontà del Signore. Non prova felicità, ma penso la provi chi se va anche se il dolore di chi resta sempre ci sarà
Anonimo il 18/11/2011 13:47
Comunque, meno male che non è venuta, altrimenti avresti avuto un commento di meno... ed anche un amico sciocco di meno!
Anonimo il 18/11/2011 13:46
La morte non mi fa paura. Ieri sera la cercavo. Ma lei stava facendo una partita a carte e beveva del buon vino salentino, lo stesso che ho bevuto oggi io) e non gliene fregava nulla di me!
Anonimo il 16/11/2011 00:45
Quanto vera, quanto dura da digerire. Complimentissimi.
Anonimo il 08/11/2011 10:48
come ho scritto in una mia poesia... non ti chiede se hai qualcosa da fare o qualcuno da amare... lei non sa aspettare...
bella anche questa una riflessione profonda sulla morte complimenti francesca
- Il ciclo della vita continua con la morte... Non bisogna temerla. Quindi, lasciate che i morti partano tranquillamente verso quei luoghi dove devono andare.
I vostri genitori, i vostri amici, non aggrappatevi a loro, non tratteneteli col vostro dolore e la vostra sofferenza, e soprattutto non cercate di chiamarli per comunicare con loro: li importunereste e impedireste loro di liberarsi. Quante volte ve l'ho già detto: là dove è il vostro amore, là un giorno sarete anche voi."
(Omraam Mikhael Alvanhov)
Parole di grande verità!
- vivere è sempre una fortuna... una provocazione in versi apprezzatissima
- Valori negativi, la morte li ha riferiti dall'uomo, l'uomo che ne ha timore, l'uomo che non ne conosce la sua vera essenza, termine ultimo del nostro corpo, involucro biomeccanico di qualcosa d'immenso.
Di una cosa sono certo, l'Amore sarà sempre più forte della Morte.
Anonimo il 28/10/2011 15:38
La morte è l'opposto della vita, soltanto Dio la sconfiggerà per sempre...
- Decisamente concreta ed efficace nella sintesi.
Una descrizione che analizza il pensiero della morte senza perdersi in emozioni o in futili versi.
Da mozzafiato la parte conclusiva.
Anonimo il 25/10/2011 10:59
l'ultima frase mi ha messo i brividi, anche perche' la risposta l'avremo solo dopo essere morti, e se la risposta e' negativa e' troppo tardi per tornare indietro, il che e' davvero angosciante... la poesia introspettiva e' molto forte, fa riflettere nella sua crudele realta'... molto brava
Anonimo il 23/10/2011 13:24
bella poesia Francesca che rispecchia il nostro vivere, anche se non riesco a pensare la morte personificata, ma come "espressione" del non essere della mente causato dalla trasformazione della materia, quindi è priva di sensibilità, le ultime due domande sono come inutili perchè dopo morti appunto penso che non avremo la possibilità di fare esperianza di nessun sentimento, la nostra mente non sarà più, dunque non potremo ne essere felici, ne infelici.
- Quando arriverà il momento non ci penserò ma lo vivrò, ora godiamo per intero quanto la vita ci offre. 4 stelline
- Grazie Stefano, so che e' un dilemma e come tale bisogna prenderlo, se non fosse che ogni tanto vado in crisi.
- Bel dilemma me lo sono chiesto continuamente ma non mi sò dare mai una risposta...
Comunque GRANDE POESIA! Come sempre...
Anonimo il 16/10/2011 23:10
È vero quello che dici, ma è una ragione di più per vivere la vita intensamente nei suoi contenuti essenziali, senza prendersela per le cose superflue. Quando sarà il momento, magari non ce ne accorgeremo nemmeno. Io l'ho quasi provato.
Riflessione apprezzata, brava!
- eh già quando viene viene... punto zigh!
Ma non credo provi felicità (sai pure lei fa le pulizie ) quanto a provarla noi... chissà!
ottima profondità e provocazione/riflessione!
- Molto bella e profonda.. Domanda che fa riflettere.. Vivi come se fosse il tuo ultimo giorno.. realizza i tuoi sogni.. Fai ciò che senti giusto.. Non hai tutto il tempo che vuoi! Bravissima.
- Penso che a trovarla è proprio Lei, donna delle tenebre falciatrice di vite senza riguardo.
Anonimo il 09/10/2011 22:54
Da vivi, viviamo e non pensiamo alla morte. Tanti vivono, ma sono già morte.
- Io personalmente sono sempre stato convinto, come Epicuro, che la morte non esista. A meno di non volere considerare l'essere umano solo sul piano fisico-materiale. Se di morte dobbiamo parlare, dobbiamo fare riferimento a quella del nostro rinunciare a essere. Quella morte è davvero inquietante. Per il resto, se in vita ci siamo impegnati al massimo per noi e per gli altri, se abbiamo saputo provare sentimenti che hanno potuto colorare il mondo, se abbiamo magari lasciato anche tracce poetiche del nostro essere ai posteri e a chi abbiamo amato, se abbiamo saputo andare al di là delle nostre piccole e transeunti necessità nel nostro agire, non potremo mai considerarci morti. Comunque mi complimento per la sua poesia che ha comunque una buona forza interpretativa.
Anonimo il 08/10/2011 22:45
Chi può dirlo? Io so solo che vivere, malgrado i problemi, è sempre una cosa meravigliosa! Sul dopo, dipende da tante cose, comprese le nostre convinzioni.
- non si sa, mistero piaciuta