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Volo aereo di notte

Elba punteggiata
in un oscuro mare,
a nembi si spaccano le nubi,
la luce estrema
fonde se stessa.

Un uomo a tale altezza
non esiste
un uomo a tale altezza
non resiste.

Cadere? Dove?
È così notte...
Parrebbe precipitare
in una galassia
come siluri
senza meta
senza soffrire
svenuti nell'impatto.

Umanità conquistata dal rischio.
La collana sgranerebbe
dal collo della bella signora
ed ogni perla
eccola nascondersi
entro le pieghe della poltrona
per sempre.

Sotto noi,
Venezia notturna
con le sue tremule luci
rinata Orsa Maggiore
alla rovescia.

 

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6 commenti:

  • loretta margherita citarei il 19/10/2011 18:27
    bella la chiusa, molto apprezzata
  • cristiano comelli il 19/10/2011 15:58
    Confesso di avere sempre avuto una fottuta paura (non rimossa a oggi) di volare; l'ho fatto tre volte in vita mia e sinceramente non ne sento la mancanza. Però mi rapisce il fascino del volo in quel suo saper dare un senso supremo dall'alto alla realtà cogliendone quella piccolezza che la fa davvero grande ; per me, poi, il volo coincide con Dio. E con lui nessun volo è impossibile. Cordialmente.
  • vincent corbo il 19/10/2011 11:50
    Belle emozioni, e forse un po' di brivido.
  • karen tognini il 19/10/2011 10:45
    Bella.. bella... dall'alto è magia alla rovescia...
  • Salvatore Maucieri il 19/10/2011 10:10
    Bella poesia. Bravissima. Ciaoooo
  • Anonimo il 19/10/2011 10:00
    Una bellissima descrizione delle emozioni che un paesaggio aereo di notte suscita.. complimenti!

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