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Potro' mai esser re?

Ricordo le sembianze,
come fossero speranze,
di sentimenti sommessi,
disegni, dipinti sconnessi.

Parole che escono depresse,
piccoli rumori privi di interesse,
movimento di labbra asciugate,
rosse un tempo ma ora sbiancate.

L'amor stordito e stanco,
divenuto col tempo calanco,
rifugge dal solco creato,
di cui aveva solo abusato.

Rimane un ritmico deambulare,
sbilenco spartito da suonare,
Do, do, do, re, sol, la, re,
sono solo un piccolo vicerè...

 

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3 commenti:

  • Ferdinando Gallasso il 30/10/2011 20:34
    Bellissima. Mi piace molto leggere poesie in rima.
    Spesso però hanno il difetto di cntenere rime forzate, o banali.
    Non è il caso della tua bellissima "Potrò mai esser re?"
  • loretta margherita citarei il 21/10/2011 22:10
    piaciuta molto complimenti
  • Anonimo il 21/10/2011 16:27
    Qualche volta meglio essere vice. Bravo.

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