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Non ho niente da dirti,
Dio.
Se ti dicessi che ti ho amato
mentirei spudoratamente
perché io non so amare.
Ti ho temuto, questo si
e ti ho leccato il culo
pregando in ginocchio
sperando che tu tenessi
lontane da me
le disgrazie della vita
che mi sorreggessi
mentre inciampavo incontrando
la mia stessa natura
contorta.

Poi il ceffone beffardo
della tua mancata protezione
ha colorato del rosso
della delusione inaspettata
il mio volto
che si è acceso
di rabbia.
Ho cancellato la D-
dal tuo nome
ed ho lasciato che il mio
orgoglio ferito
il mio Io
ti maledicesse in eterno.
Nè con i vili ferventi
o i presuntuosi atei
mi sono accompagnata:
ma mi sono messa
con i bestemmiatori,
con chi sa che ci sei
e ti rimprovera
per gli errori che commetti.

Ora,
sono così stanca
che sventolo questo foglio
lasciato intenzionalmente
bianco
come richiesta di pace,
perché preferisco
abboccare al tuo "amo"
che nuotare liberamente
in questo mare
di angosce ed ansie
senza te.

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 15/02/2014 04:27
    Molto apprezzata.. complimenti.

5 commenti:

  • I. mpersonale F. ottuta-mente il 02/11/2011 00:36
    non sono una bestemmiatrice pentita, ma una che non sa se riuscirà mai a pentirsi seriamente. Grazie del commento a presto
  • Anonimo il 01/11/2011 23:59
    Il titolo in inglese la rovina... e non apprezzo i bestemmiatori pentiti. Scritta bene.
  • Giuseppe Amato il 23/10/2011 20:58
    Apprezzo il tuo urlo, il modo con cui ti sei espressa, la voglia di ribellione e il ripiegamento che conclude un arco di vita molto reale e che anche nella lotta psicologica del nostro essere lascia aperta la porta ad una resa di speranza.
  • loretta margherita citarei il 23/10/2011 16:44
    profonda bella poesia
  • giulio costantini il 23/10/2011 09:05
    sono in molti a fare e ad aver fatto e che faranno il tuo stesso percorso... questa è la vita.. forse Dio è un altra cosa.. forse è qualcosa che ha poco a che fare con le nostre vicissitudini personali.. una volta un mio conoscente iraniano, stringendo nelle dita un semplice spillo mi disse: - che cosa vuoi che gliene frega a Dio di ciò che succede all'interno della capocchia di questo oggeto...- già.. chissà.. ma io preferisco credere, come mi disse una persona che amo, che un pezzettino di Lui è in ognuno di noi... bel componimento il tuo.. e grazie..

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