"Se cogliessi un fiore del cielo
cosa ne resterebbe?"
lo chiesi a me stesso
e qualcun'altro mi rispose:
"Un fiore del cielo nel cielo
deve restare" così mi disse
e io nulla più risposi.
"Se cogliessi un fiore della terra
cosa ne resterebbe?"
lo chiesi a me stesso
e qualcun'altro mi rispose:
"Un fiore della terra nella terra
deve restare" così mi disse
e io più nulla risposi.
"Se cogliessi un fiore tra le fiamme
cosa ne resterebbe?"
lo chiesi a me stesso
e qualcun'altro mi rispose:
"Un fiore che di fuoco risplende
nel fuoco deve restare" così mi disse
e io più nulla risposi.
"Se volessi allora cogliere un fiore
che da nessuna parte sboccia
ma che io solo posso vedere
se lo volessi portar via dal tuo cuore
cosa ne resterebbe?"
Così domandai, ma nessuno mi rispose
sol il silenzio di questo mio desiderio.
"E se io volessi portarti via
rosa rossa e carnosa
che di color cremisi risplendi
tu cosa faresti?" Lo domandai
ed ella mi rispose con parole
che non son in realtà parole
poichè vano è il tentativo
di decifrar le palpitazioni
del cuore.
"Se io ti cogliessi, ti sciupassi
se godendo della tua bellezza
di te nulla lasciassi?" lo chiesi
ma ella non più mi rispose
poichè il mio desiderio era tanto forte
d'averne zittito il tumultuoso cuore.
"Rosa che cresci, nel cuore soltanto
puoi restare. Cosa desideri io faccia
affinchè possa tenerti per me soltanto?"
io lo chiesi, con cauto ardore
ed ella soltanto mi disse,
piangendo: "Voglio il tuo amore".