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Il lago

Si trascinano giorni tetri
in questa Milano
carica di nebbie
e di umori discontinui.

Stagioni inclementi
si alternano
ai colori spenti e cupi di
un grigiore scialbo.

Tutto pare screpolarsi
nella cupa follia
di un mondo rinsecchito e stanco.

Ogni vivida primavera
pare spegnersi
negli uggiosi refoli di tramontana
che spingono al largo la vela del cuore.

Pure l'idroscalo sembra risentire
della desertificazione d'anima
fin quasi a ritrarsi spaventato
fra i flutti dell'acqua cupa e stagnante.

 

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11 commenti:

  • Grazia Denaro il 09/02/2012 00:13
    Poesia introspettiva che mette in evidenza l'inclemente clima algido e spento che spesso ha potere sull'umore della gente. Poesia scritta magnificamente perché centrato l'ubiettivo. Bella!
  • Dora Forino il 24/11/2011 10:37
    Caro Bruno, hai centrato l'obiettivo! Certo è basilare osservare attentamente ogni cosa, seve a crescere. Un grazie speciale!
  • Bruno Briasco il 22/11/2011 13:53
    Per fortuna tu questa desertificazione riesci a vederla e descriverla commentandone i contorni in modo intimo e introspettivo. Pensa a quanti vivono questo stato di apatia senza rendersene conto, Bravissima... fa riflettere
  • Dora Forino il 18/11/2011 11:12
    Cara Maria Elena, il tuo pensiero ha interiorizzato l'essenza del brano. Ti sono riconoscente e grata per questa tua analisi precisa. Un abbraccio.
  • Anonimo il 16/11/2011 11:33
    Meravigliosa, Dora! Riesco a sentirla questa tua poesia, giacché ciò che descrivi è l'incupimento dell'uomo e l'inaridimento dell'anima. Si guarda senza riuscire però a vedere, e all'amore, alla fiducia, al rispetto di se stessi e degli altri si antepongono sempre i propri vuoti e scialbi interessi personali. È un po' anche frutto dell'ignoranza individuale e sociale, della pochezza dell'animo e della limitatezza dei pensieri. Ma bisogna sopravvivere. Si può sopravvivere
  • Dora Forino il 12/11/2011 13:51
    Grazie Ugo, hai ben interiorizzato il mio pensiero. Rimane sempre acceso il pensiero per nutrire lo spirito. Buon pomeriggio.
  • Ugo Mastrogiovanni il 12/11/2011 13:03
    "desertificazione d'anima", mi colpisce questo verso. Mi ricorda lo squallore della grande città, terreno comune della nostra individualità tradita dall'egocentrismo e dall'indifferenza. Il grigiore, così ben cantato in questi versi, non solo mi ricorda il piattezza sconfortante di un lago senza sole, in questo caso quello artificiale ancora più tetro, ma mi spinge a ponderare il pensiero del poeta, in continua ricerca di nutrimento per il suo spirito.
  • Dora Forino il 10/11/2011 18:31
    Certo cara Ada è proprio così l'immagine dell'idroscalo in questi giorni uggiosi. Ti ringrazio e ti abbraccio.
  • Ada Piras il 10/11/2011 17:33
    Ma una Milano che potrebbe essere oggi data la stagione
    e da come la descrivi... Brava Dora un caro saluto.
  • Dora Forino il 10/11/2011 16:08
    Dai cassetti della memoria, ho preso questa mia poesia scritta vicino al lago. Grazie Elisabetta.
  • Elisabetta Fabrini il 10/11/2011 16:04
    Un quadro un po' triste e malinconico, tipico di questo periodo... poesia molto efficace, brava Dora

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