Flussi
d'incombente stasi
effimere illusioni a scendere sorrisi
in fondo la fibrillante attesa...
muri cementati all'indifferenza
stanno sgretolando nella tracotanza
orrori umani perpetrati d'infinita offesa
lavati in fondo da speranze di ripiego
tese reti per non affondare in questo lago
dell'unto e degli inganni prospera indecenza
di chi sarà la prima pietra?
Cariatidi dell'essere
appesi alle colonne pronte a gremir
Arpie graffianti, balzelli umani
tali zecche a succhiare il sangue
a cristi che nulla hanno da dare
noi esseri indifesi affoghiamo in questo mare.