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M'improvviso poeta

Scivolo lentamente nella consapevolezza
mi perdo in un leggiadro vortice,
schegge impalpabili di sogni
pini arroccati su rocce ordinate
salici piegati su giardini d'acqua
membrane di pareti danzano
nella luce filtrata del risveglio
spalmando azzurro spazio
nel silenzio di sole in sfumata dissolvenza.

Emozione libera mimetici ricordi
di antiche forme d'altre vite
profili discrepanti in epidermici amplessi
gesti amplificati di riti quotidiani
in semplice libertà emotiva d'esercizio,
ne seguo il ritmo nella tentata seduzione.

Ricompongo il tuo volto
emerge da una notte avara di sguardi
tra stelle in suadenti ologrammi
il tuo ricordo è un fiore profumato
fatto d'incanto di un respiro
rimasto sospeso nell'aria
un sogno evanescente
nel morbido dolce sapore dell'amore.

Mi manchi
traccio nuove mete da rinate energie
ricostruisco spazi in questa distanza
m'improvviso poeta
scrivo parole sfumate nei colori,
evaporano come lampo d'estate
dalle mie labbra sgorga la parola, ti amo
in petali di rosa racchiusa
la confino in questo foglio
che mai giungerà a te.

 

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