Bella anche l'immagine del fracasso delle vecchie stoviglie che annoda sapientemente l'abitudine di certe operazioni quotidiane al palpitare di sentimenti che trascendono il tempo; in fondo la nostra vita quotidiana è sempre al servizio di un progetto più grande. CHiamiamolo Dio (io mi permetto di chiamarlo così, chiamiamolo sentimento vero, come desideriamo. Ma questo partire dal quotidiano per poi elevarsi da esso è proprio quanto rende più meritevole compiere il viaggio del vivere. Cordialità.
Anonimo il 02/12/2011 15:16
Vincenzo, sei un Maestro di sensazioni... sei un grandissimo!