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Non ho scelto un piccolo fiume

Da giovane chiedevo alla vita,
sapevo ch'essa s'agitava da qualche parte
in me e fuori di me.
Inconsapevole d'essere io stessa
la vita.
Nulla m'era negato
Solo ch'io l'avessi còlto.
Ma la giovinezza tiene per mano
l'imperfezione
la gaia timidezza.
Oggi vedo di quanti mattoni
È costruito lo slancio
di quel ponte ch'io sono,
una sola arcata
da una riva all'altra della vita.
E non ho scelto un piccolo fiume.
Ho scelto il Danubio
le cui sponde sono irte di boschi.
Ho scelto il Paranà
che scende nel tumulto degli alligatori.
Oggi so che se chiedo alla vita
chiedo a me stessa,
e se guardo nelle gemme dei miei occhi
nella pupilla lucida perla
Non posso mentirmi.
In me oggi sono le risposte.

 

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2 recensioni:

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  • Anonimo il 15/12/2011 19:08
    Nonostante sia piuttosto prosastica, possiede la vis propria di una poesia, ovvero indurre il lettore a porsi delle domande. Tu hai trovato delle risposte ( mi verrebbe da chiederti quali, dal momento che la vita è solo un acero in tumefazione ), e, in qualche maniera ne sei felice. La maggior parte spera di trovarle ben sapendo che è impossibile. Alcuni hanno smesso, tra questi pure io. La tua vita stessa scorre nel caos, ora nel Danubio, ora nel Paranà, e potevi citare il Nilo, il Mississipi etc ( e che caso! ). Ma il mio compito è regalare speranza, non tarli in testa. Continua così. Vivere è illudersi. Brava.
  • roberto caterina il 07/12/2011 01:54
    Una poesia-prosa che vuole scorrere pacifica come i due grandi fiumi citati, il Danubio e il Paranà... Nello sforzo introspettivo si rincorrono temi cari all'estetica barocca - si pensi alla fontana dei 4 fiumi a piazza Navona - e un percorso che non prevede menzogne pur essendo costellato ancora di timidezze e imperfezioni.

22 commenti:

  • Shabui. il 01/06/2012 10:13
    Si chiede sempre e solo a se stessi. Altre soluzioni sono illusorie. Siamo da sempre il problema e la soluzione, la domanda e la risposta. "Non posso mentirmi" leggo. Credo che ci si mente spesso. Arriva, però, il momento in cui non lo si vuole più fare. Forse, a quel punto, ci accorgiamo di quanto cambi la nostra esistenza nella sincerità personale.
  • Grazia Denaro il 31/01/2012 19:11
    Beata te che hai trovato le risposte... auguri!
  • mauri huis il 23/01/2012 23:12
    Grande poesia, compendio di una vita intera in una metafora eccezionale. C'è dentro tutto, senza esagerazioni e senza eccessivi rimpianti o rimorsi. Strabella, davvero. Solo una cosa: sei proprio sicura che la campata del ponte rimarrà unica? Attenta, quando meno te l'aspetti...
  • Giacomo Scimonelli il 16/12/2011 15:39
    piaciuta.. anche lo stile è ok...
  • STEFANO ROSSI il 13/12/2011 21:33
    bella questaaaaaaaaaaaaaaa! bravaaaa
  • Ugo Mastrogiovanni il 11/12/2011 16:36
    L'accettazione di chi si lascia trovare da se stessa, di chi accoglie la vita come un dono tecnologicamente avanzato e da imparare al meglio per potersi svagare. Versi genuini, scritti dalla voglia di continuare a confrontarsi con percorsi non facili, ma egualmente superabili; una "lectio vitae" per tutti.
  • Ferdinando Gallasso il 09/12/2011 21:12
    Una Poesia che invoglia il lettore a leggerla e rileggerla più volte, e a riflettere, pensare, ricordare...

    Grazie a te per averci fatto dono di questa tua bellissima Poesia
  • mauri huis il 08/12/2011 18:41
    interessante questa cosa dell'unica arcata, la mia invece è fatta di parecchie arcate perdipiù in diverse direzioni. e ad esser sincero continuo a dubitare di arrivar dall'altra parte. quaunque cosa ciò voglia dire. complimenti e swaluti
  • mariateresa morry il 07/12/2011 09:06
    Grazie ragazzi della vostra attenzione. Per Raf: il senso non è certo che mi ritengo autoreferente nelle risposte, sono d'accordo con te che le risposte si possono cercare assieme ad altri.. anzi: talvolta si deve. Io volevo semplicemente dire che circa le vdrità di fondo, non mi giro attorno, vedo come mi vanno le cose, sono sincera con me stessa, anche se può far male qualche volta!
  • Raffaele Arena il 07/12/2011 01:49
    Oggi so che se chiedo alla vita
    chiedo a me stessa,
    e se guardo nelle gemme dei miei occhi
    nella pupilla lucida perla
    Non posso mentirmi.
    In me oggi sono le risposte.

    Bello questo tuo autoritratto, questa tua sincerità. Certo che anche il porsi le continue domande di continuo, cercando in una risposta non dico certa ma "direzionale", anche con persone che conosci bene e che sanno chi sei, ecco questo è ritrovare anche vita al di fuori di te. Piaciuta!
  • mariateresa morry il 05/12/2011 12:31
    Ancora grazie delle vostre lusinghiere parole... Vi inviterei tutti ad un brindisi!!
  • Anonimo il 05/12/2011 12:21
    Molto bella, profonda, interiore ma ben esternata anche al lettore che sicuramente in molti versi può riconoscere anche la propria, di esistenza. È che tu l'hai detto molto bene... ciaociao
  • senzamaninbicicletta il 05/12/2011 10:21
    una poesia profondamente analitica e prospettica grande introspezione ma anche tanta realtà. molto bella
  • Verdiana Maggiorelli il 04/12/2011 13:09
    "Oggi so che se chiedo alla vita/chiedo a me stessa" Una poesia ricca di concetti e di suggestioni che condivido in pieno.
    I tuoi versi sono abili, armoniosi, matiri... Avvincenti le metafore dei fiumi e del ponte. Brava Mariateresa!
  • Gianni Spadavecchia il 03/12/2011 15:34
    Hai trovato le risposte dopo molto tempo, Bella poesia, molto riflessiva. Non puoi mentire a te stessa, perchè sei tu la vita. Complimenti^^
  • loretta margherita citarei il 02/12/2011 21:17
    mi complimento sei molto brava
  • Anonimo il 02/12/2011 20:34
    ne sono sicura... un po' mi somigli bacioni...
    ps forse non mi sono espressa bene...?
  • mariateresa morry il 02/12/2011 20:20
    Ringrazio tutti per le vostre parole... tuttavia Carla, io non voglio tornare indietro dal mio ponte.. magari potessi aggiungere un'altra arcata slanciata come la prima!
  • Anonimo il 02/12/2011 20:09
    bella mteresa... la tua abile penna ha saputo cogliere con una metafora ben indovinata le difficoltà della vita le decisioni che a volte si prendono inconsapevolmente perchè giovani e forti... solo andando avanti ci si accorge che ormai il ponte costruito per grandi traversate è difficile da superare, ma è tardi non si può tornare indietro e questa volta con consapevolezza e costanza si va avanti... complimenti cara amica molto apprezzata
    carla
  • vincent corbo il 02/12/2011 18:36
    Sono d'accordo con Cristiano, una composizione meravigliosa, una presa di coscienza, la vera maturità.
  • Anonimo il 02/12/2011 17:50
    La consapevolezza di " essere " che si acquisisce solo con il vivere giorno per giorno la vita che ci ritroviamo, nel bene e nel male. Forte e splendente Mariateresa!
  • cristiano comelli il 02/12/2011 17:16
    Peccato davvero che questa poesia non abbia ancora ricevuto un commento, è così suggestiva e densa di spunti di riflessione fin dai versi d'esordio.
    In effetti da giovani siamo avvezzi a pensare che la vita sia una sorta di salvadanaio da cui estrarre quanto abbiamo bisogno, come se fosse altro da noi. Poi impariamo appunto a pensare che siamo stati creati per essere artefici di noi stessi. Da oggetti ancora non dotati di razionalità ci scopriamo soggetti gravidi di facoltà creative che diventano amore e, a un gradino successivo, anche arte che non è che l'esprimibilità dell'amore in forme compiute e sempre nuove. Mi avvince molto anche l'idea dei fiumi, i due scelti, specie il Paranà con le insidie degli alligatori, ben si presta all'invito alla capacità di vivere sempre la vita come sfida; dobbiamo superarci sempre per arrivare a gustare la forma dell'amore supremo, come una retta tangente a una urva che mai l'interseca eppure vi tende sempre di più. E gli alligatori nel fiume possono essere letti in imlle chiavi, a mio modesto avviso: possono essere le insidie della vita, innanzitutto, che ci invitano a sfidarle, possono essere certi falsi valori pronti a inghiottirci in ogni momento, anche questi chiedono sfida e inducono noi stessia chiederci di vincerla. Non voglio dilungarmi oltre, mi bastano queste due sottolineature per illustrare, o cercare di illustrare, quanto di ricchezza è a mio abvviso presente in questa poesia. Cordialità.

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