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senza parole

a volte ti sembra strano come alcuni episodi, i più tristi, rimanagano impressi nella tua fottuta testa, per sempre.
quel pomeriggio di agosto
non ho mai pianto tanto, non piangevo da tanto.
e il suo respiro che si sentiva da sopra. un rantolo
il canto del cigno.
me lo sogno ancora la notte quel respiro affannoso.
mi sveglio con una sensazione di ansia a paura.
e non posso farci nulla, perchè la vita è anche questo.

 

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7 commenti:

  • Donato Delfin8 il 30/11/2008 03:39
    Anche qui concordo con UGO!
    Bravo
    grazie per le fottute verita' che ci racconti.
  • Gabriella Salvatore il 31/10/2007 21:07
    triste episodio, un respiro affannoso, un rantolo che rimane dentro, che nn fa dormire e non puoi sottrarti a quel ricordo, è più prosa che poesia, ma è bella
  • A. Barbara Di Stefano il 26/06/2007 23:52
    senza parole. 8
  • Ugo Mastrogiovanni il 26/06/2007 17:26
    In questo lavoro Nico Cosentino si riscatta, anche se non sa fare a meno di un vocabolo poco idoneo, mette in luce sentimenti e stile diversi da quelli riportati in “Le puttane di Caserta” e “Vite sospese”; Nico nasconde un grande talento ma deve distillarlo poco a poco.
  • Anonimo il 31/05/2007 11:44
    È verissimo Nico... la vita è anche questa!
  • Anonimo il 30/05/2007 14:13
    Sembra più prosa che poesia. Sincera, spontanea, inquieta ma delicata.

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