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Punto fermo

Rischiara
l'aria al battito del tempo
nel roco borboglio del seme tropicale,
che effonde, delizia, sveglia
spazi notturni d'incoscienza
riconquistati dalla mente.

C'è luce,
oltre queste pareti sovrastate
dall'agonia laconica dei sogni.
Quattro pareti non mi proteggeranno
dal mattutino disincanto
col suo cadere anonimo d'istanti
che mai ricorderò, al loro compimento.

Fatui lucori d'ore, attendono
lungo usurate coordinate
intorno a punti d'aggiramento
dei desideri più importanti,
costantemente elusi.

Appena una scia accenna
quel che si muove intorno:
acqua d'argento che increspa sulle onde,
volo di foglie nel vortice del vento,
mugugno di pioggia, che sfuma nella nebbia
e poi si perde nel cielo azzurro
che porta in sé il seme del tramonto.

Nemmeno lì sul ciglio
c'è un attimo d'attesa
o forse per un solo istante,
nel palmo di una mano
nel carpe diem rimpianto
lasciato appeso al ramo
di un tardo pentimento.

Oppure scorgerò,
nell'infinito mare sconosciuto
che spinge a non voltarsi indietro,
chiusa in una bottiglia
la vita che non ho vissuto,
per l'ultima bevuta
che annega ogni rimpianto.

 

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2 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Anonimo il 15/12/2011 11:30
    incantevole lirica... ben stilata elegante e ricercata
    complimenti di cuore

2 commenti:

  • Giacomo Scimonelli il 19/12/2011 08:46
    posso dire che oggi ho letto dei versi di vera Poesia..
    ''... Fatui lucori d'ore, attendono
    lungo usurate coordinate
    intorno a punti d'aggiramento
    dei desideri più importanti,
    costantemente elusi...''
    i miei complimenti
  • anna rita pincopallo il 07/12/2011 07:50
    bravissimissimo... semplicemente stupenda

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