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Anonimo il 09/12/2011 12:42
Concisa e stupenda poesia, questa opera di Vincenzo che descrive il bacio come una nascita, il trionfo della vita, che prima è fatta di semi e poi di petali; ed al centro di questo fiore c'è il sole: da sempre energia motrice e fulcro della vita. E poi la notte, delicata ma complice della voglia di amarci. Non si può usare altra parola se non capolavoro per questa poesia!
La poesia si distingue per un'atmosfera sospesa tra il diurno (sole) e il notturno (stelle), che trasforma il bacio in un omaggio floreale incoronato dalla benedizione del cielo.
7 commenti:
Anonimo il 09/12/2011 12:39
I baci... il veicolo d'amore tra due anime che altro non chiedono... sei immenso, Maestro Vincenzo!
Fatti non foste a viver come bruti, diceva il grande Dante. E sono convinto si riferisse non soltanto al fatto che l'uomo deve sapersi innalzare con la propria razionalità e spiritualità a vette sempre più nobili, ma anche al fatto che debba sempre trovare nelle altre persone i terminali di quanto prova e ama. Non importa a chi finisca l'amore, ci sono sempre labbra, anche se mai le conosceremo, che di esso si disseteranno. E che, senza che noi lo sappiamo, ci ringrazieranno semplicemente vivendo una felicità della cui origine non conoscono l'identità ma della quale hanno incrollabile certezza. Un caro saluto e complimenti ancora.