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Incontro al Natale
Ecco che si avvicina
il Natale, ma lo vedo strano
quest' anno.
Le campane suonano
ma comandate con un tasto
il parroco è indaffarato.
Nel presepe Gesù bambino
e tutti i personaggi
sono elettronici, robotici.
È un anno che un ci si vede
e sento l'alone attorno a lui
profuma di muschio e di stelle.
Ma anche di smog
delle macchine in fila
per breve o lunga vacanza
chi se lo può permettere
lontano dal luogo natio
o come tradizione, a casa sua.
Lo vedo arrabbiato
per la situazione che si vive
e la crisi, e la delinguenza
e anche i bambini intorno a lui
hanno due occhi, che a forza
di reclame, e comprami questo
e comprami quest' altro.
A me Natale, non mi sembra più
nello spirito, Natale.
Lo vedo invecchiato, mi racconto
del momento dell'incontro
dei cari, ma talvolta
con la tristezza negli occhi
per le sofferenze, i debiti
e tutti con le canzoncine
e mega-alberi illuminati
Mangia energia a ufo.
Alberi strappati alla terra
e ci si sorprende dei terremoti
E l'eccesso di calura
primaverile prossima.
Anche in montagna.
Gli dico sempre
ma compra abeti in plastica
o sennò non li sradicare!
Ma lui insiste.
Ha le mani piene di panettoni
pandori, nocciolati, panforti
poi si lamenta che ingrassa
e regali di ogni genere
nuovi, utili e inutili e
alcuni tristemente riciclati.
E allora come ogni anno
anche quest' anno gli domando:
"Oh Natale, non ci incontriamo
tutti i Natali. Cambiamo periodo!"
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