Mi chiedo Signore, tu bambino poverissimo
nato tra pastori in una vivida notte stellata,
quali uomini trovi oggi ad attenderti,
su questa Terra che tu creasti felice
come eterno giardino d'aromi e frutti
e che invece urla dolore e peccato.
"Io sono la Porta, io sono la Via",
ci dicesti e lo ripeti ancora
ma in molti sbarrammo la Porta
e invademmo la Via dei nostri relitti.
Chiedo per Natale, mio Signore,
la tua voce sull'Umanità,
quel rombo di tuono che scosse
i cedri del Libano e chiamò a sè la colomba.
Scommetti ancora una volta
che il nostro cuore possa germogliare
all'amore... altro non chiedo per noi.
Natale è ovunque si trovi un uomo solo,
un uomo dimenticato, colui che non avrà il pranzo
o un regalo da sognare.
Non nelle nostre calde case, sarà Natale
ma laddove possa sorgere la fulgida stella.
Forse nel nostro stesso deserto.