Se i Poeti e gli Scrittori
di testi d'oro
capissero
e chi se non loro
che c'è un Autore più grande
a fonte delle loro opere
il loro vero
Io
sarebbe un altro
un genio risvegliato in suoni di tromba da stagioni infernali
tamburellante a passo di danza
su vaste immense praterie di muschi illuminate da un cielo eterno di radici solari
creatrici di mondi su bocche d'Aurora
nei canti beati
di un'anima malata divenuta mostruosa
fra le braccia soffianti della Sua Venere amata
perfetta nelle Sue forme
issò per noi i vessilli delle Sue estasi d'Amore