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La spontaneità dei bimbi

Il fremito intimidito dei bimbi
lo scorgi in virgole dorate
che cantano sospese in un anfratto di cielo
sillabari di emozioni ancora sfuocate;
e tutto si fa
sorgente dilettevole di tenerezza
intorno a fontane che zampillano
delle prime incertezze in cui si cresce
racchiuse in intenzioni di barba;
la spontaneità dei bimbi
è l'estasi di una pizza
che non rivela fino in fondo
il regno dei suoi sapori
per svelarli piano piano
come un violinista navigato
abbracciato e avvinto
al suo sfuggente eppur presente
suono tzigano.
Non possa
il serpente di ghiaccio
che si annida in educazioni preconcette
e in conformismi intinti
nella penna di una rantolante ipocrisia
mordere questi cuori innocenti
che urlano la dignità
della loro corsa fulgida
tra il nitrito degli errori
e il galoppante sedimentarsi
di piccole, ristoranti verità.
La spontaneità dei bimbi
credi
è un gelato intarsiato di lampone
che spoglia il balbettare delle labbra
e le conduce davvero
nel nido dell'essenza delle persone;
che quella porta
che il futuro disegna per loro
con dita di marzapane e stupore
non si faccia cogliere chiusa
da fonemi di dogmi infuocati
che sequestrano sorrisi nell'ombra
e lasciano soltanto
l'incavo di lacrime
innocenti e indifese
su volti resi insipidi e rassegnati;
lasciate che il cortile
li tenga stretti nella sua mano
che il loro sguardo
dipinga con il pennello della fantasia
la scia inafferrabile
di un orgoglioso aeroplano,
lasciate che piccoli soldatini
di divertenti filastrocche
marcino verso i loro cuori
e li vedrete coltivare il loro vivere
con l'esuberanza avvincente
di una begonia in piena fioritura,
dove i loro sogni battono inviolabili
e tramortiscono ogni senso di paura.

 

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5 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • Ferdinando il 09/01/2017 07:47
    molto bella... complimenti.

5 commenti:

  • cristiano comelli il 25/12/2011 15:23
    Grazie come sempre Karen dei tuoi squisiti commenti. Quando ho scritto queste parole pensavo intensamente al bellissimo brano dell'ultimo Giorgio Gaber intitolato "Non insegnate ai bambini" dove vi era proprio una denuncia chiara dell'ipocrisia di certa educazione che porta ai figli non gioie da assaporare ma frustrazioni da maledire. Credo che sia stato proprio Giorgio a guidarmi a scrivere queste parole. Lo adoro adesso più che mai e lo sento vivissima presenza in me per le splendide riflessioni che ci ha saputo regalare. E sapere che uno come Giorgio cammina con la mia vita, per me, è importantissimo. Ciao e auguroni.
  • karen tognini il 25/12/2011 14:25
    Meravigliosa lirica Cristiano... come sempre sensibile e delicato...
    i bambini sono anime pure...
    solo dai loro occhi esce l'essenza pura dello stupore...
    Bravo!!!
  • Anonimo il 23/12/2011 21:19
    Figurati! A dire il vero, pensavo ci fosse un limite di spazio!
  • cristiano comelli il 23/12/2011 21:06
    Già, è sfuggito, concordando con educazioni avrei dovuto scrivere preconcette, immagino che la concordanza sia al femminile. Grazie per la sottolineatura e auguri di buon Natale.
  • Anonimo il 23/12/2011 20:35
    E pensare che adesso i bambini sono coì cambiati nel tempo...
    Bravo cristiano! Solo non ho capito molto il "preconcett...", plurale o singolare?

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