Le mie mani
scivolano
dalle Tue labbra
accarezzarti con gli occhi
non è mai stato il mio pan forte
cadono
su soffici panettoni
canditi di uvette
teneri chilometrici agguati
in veli di zucchero
ma inseguiti con grassi scarponi
da tirannici tiramisu
mettimi giù
savoiardi
o lingue di gatto
una polvere di cacao amaro
mi allontana ancora da Te
mi stringe la vita
sta per scoppiare
il mio cuore
in macedonie di frutta
mi sento da due ore in frigorifero combattendo con lunghissimi freddi dai battiti eterni
calici di cristallo
Auguri
e feste d'abbracci
Splendida neve
infine tutto tace
su due rosse polpose ciliegie
ritrovo
il silenzio pralinato delle Tue labbra
in un bacio intenso dal liquore croccante mi sento rinascere