La stanza del mio ricordo
è l'unica fonte della mi avita
è l'unica spiegazione del mio sapere,
del mio volere e del mio essere
così caparbia e cocciuta
da non voler cambiare.
Resto li attaccata al mio ricordo e
mi illudo nella speranza che qualcosa cambi.
La stanza, dove dentro ho la confusione più totale
è l'unica a sapere, ed è in lei, nella confusione più totale
che io ritrovo me stessa con la speranza
di portarla avanti ancora per molto.