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Mal recitando la Poesia di Un Altro

La paura del Sole
bruciò le Sue ali

di questo Fato
dette la colpa

al Padrone di casa
alla Moglie dell'Amico
alla grandine del Cielo
al Politico di passaggio

s'accontentò di un pantano lunare
ben recintato da paletti di fustagno

mal recitando
la Poesia di Un Altro di Un Altro di Un Altro di Un Altro

sognò fra le stelle di volare

 

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7 commenti     1 recensioni    

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1 recensioni:

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  • STEFANO ROSSI il 07/01/2012 14:13
    Poesia sublime. Forse in quanto tale non sono riuscito a capirla proprio del tutto a capirla ma penso che tu abbia paura di richiare perchè la poesia è una cosa che ti si attacca al cuore e un fallimento vorrebbe dire la distruzione dell'anima, mi piace comunque. Grande.

7 commenti:

  • Raffaele Arena il 07/01/2012 23:31
    Mi ricorda la frase che Benigni e Cerami fecero in un'introduzione al film "La neve e la tigre" che parla della morte di un poeta. Secondo loro, e anche alcuni musicisti la pensano così, tutto è già stato messo in versi o in musica. Da qui, anche da parte mia, scrivere frasi che sicuramente fanno parte del bagaglio di memoria letterario che ho, scomposto e ricomposto. E in che pantano siamo!!! Bella riflessione!!!
  • Ada Piras il 07/01/2012 15:52
    Quanti sono morti prima che si accorgessero del loro valore
    ma non per questo si sono fermati... Mi hanno aiutato i commenti
    per capirla un po'.. non so se sono riuscita.. altrimenti scusami.
  • - Giama - il 07/01/2012 15:49
    La paura di aprirsi completamente, di "uscire" alla luce del Sole, non consente di godere pienamente del suo calore e del suo splendore, nè del proprio...
    e allora ci si accontenta della luce filtrata, riflessa, guardando attraverso i vetri e sognando di splendere come le stelle...

    grande Vincenzo!

    ciao gia
  • roberto caterina il 07/01/2012 15:47
    In effetti spesso si recita male la poesia di un altro così come si tende a fare scaricabarile.. mi piace l'accostamento
  • Mara il 07/01/2012 10:26
    La paura di realizzare i propri sogni e quindi non rischiare. Poi dare la responsabilità ad altri dei propri fallimenti. Io sono una che non si accontenta: accetto i rischi di volare alto! Credo anche tu.
  • karen tognini il 07/01/2012 09:19
    È molto profonda Vincenzo...
    c'è consapevolezza di un mondo che poteva essere diverso...

    rimangono i sogni...

    Bravissimo Vincent... sei magico...
  • Gianni Spadavecchia il 07/01/2012 00:14
    Molto bella, scorrevole e breve, apprezzata.

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