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Caro Claudio Villa

Er core nostro
ha sempre una fia per canzone
ritornelli che te accarezzano la gola
e una musica che te se nnamora.
Nun te so dì
da quale arcano canto de sirene
me ritrovai per regalo
na voce de velluto e d'eterno;
luccica come quando venni ar mondo
questa luna d'avorio trasteverina
che fende i fasti del Colosseo
e li incarta a corolla
e te porta in dote uno stornello
che tu dovrai dare ar monno pe' mantello;
tu, fontana di Trevi,
che brilli de mille monetine
di cui anonimi e compiaciuti turisti
hanno nutrito le tue labbra immortali,
ascolta questa mia ugola
che vuole a te consegnarsi in preghiera;
e tu, Trinità dei Monti
siì sempre un gabbiano argentato
che accorda le mie note
con l'orchestra di nembi sfuggenti
e gravidi di pioggia scintillante,
I miei acuti
sono nati per addestrarsi a lodarti
sublime, maestoso
inafferrabile Colosseo
che ardi de ricordi
de focosa romanità
ma pure de violata cristianità.
Segui er filo del mio ritornello
e te condurrò
tra i profumi incandescenti
di abbacchio, vino e castelli
che promanano dalle porte de Squarciarelli.
Vie qqua, Roma
mio unico, granne,
inviolabile amore
te faccio fare un giro in moto
per fatte conoscere
quer grande, solo core
che porti per vestito
immacolato e sereno
fin dall'epoca de Romolo e Remo.
Vie qqua, dolce inesperto regazzino
te vojo fa sentì che in ogni canto
se nasconde la tenerezza d'un bambino;
Ve guardo e me beo

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6 commenti:

  • cristiano comelli il 14/01/2012 22:20
    Il problema, caro Vincenzo a cui torno a rivolgermi una seconda volta nel contesto di questa mia proposta (me ne scuso), è che la televisione Rai di oggi non propone più i Claudio Villa, ma i pacchi delle 20. 30 o i fornelli ridanciani della Clerici. Ma per quale motivo non riproporre i vecchi varietà di un tempo o le trasmissioni mitiche come il Musichiere (a proposito, un saluto affettuoso a Mario Riva, instancabile animatore di quella trasmissione ovunque si trovi da me non dimenticato). Cordialità.
  • cristiano comelli il 13/01/2012 19:58
    Io, dovunque lui sia (io lo credo in Paradiso anche se so che non era credente) sento di dovergli tributare un grosso grazie per i brividi che la sua voce suadente continua a darmi. Dovrei ascoltare cantanti di altre generazioni, visto che non facevo nemmeno ue ue quando lui cantava, ma la sua voce mi ha avvinto completamente. Grazie Claudio, di cuore.
  • karen tognini il 13/01/2012 18:51
    Bellissima poesia... un mito Claudio Villa...

    hai scritto un capolavoro... troppo bravo!

    ciao
    k
  • Vincenzo Capitanucci il 13/01/2012 18:04
    Bellissima Cristiano... anche se era il mio incubo... di quando ero bambino... c'era sempre Lui alla Rai..
  • cristiano comelli il 12/01/2012 18:12
    Claudio Pica, in arte VIlla, era personaggio destinato a dividere per quel suo carattere a volte un po' burbero. Ma io, per quella voce, gli ho sempre perdonato anche certi suoi scompensi che comunque denotavano la sua anima genuina e così tanto refrattaria a ogni forma di ipocrisia. Cordialità.
  • Anonimo il 11/01/2012 22:25
    Claudio Villa è Roma, la Roma degli stornelli, delle viuzze di trastevere, quella dal " core " grande, dei tramonti rossi come il fuoco, delle grattachecche lungo il Tevere, della Madonna fiumarola... sta scomparendo purtroppo e grazie a te per averla ricordata intatta attraverso questo figlio suo tanto amato.

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