username: password: dati dimenticati?   |   crea nuovo account

Psittacidae

Il pensiero é scomposto
-una virgola che riparte la fronte-

Lieve turbolenza
il vetro é in contrasto
-sfilacciati richiami
e mansuetudine-

Tra buio e luce il gioco é fatto
-pasto frugale per una scintilla
ladra d'ossigeno e di calore-

La neve non scende
ad insegnare il silenzio
il foglio non brucia nelle pupille della musa

Tasto e aggrappo
il legno stolto di quest'orizzonte
l'occhio si spegne
al calar del drappo


Sfaccendata faccenda l'apertura alare
col becco afferro sbarre
e prego

 

4
3 commenti     2 recensioni    

un altro testo di questo autore   un'altro testo casuale

2 recensioni:

  • Per poter lasciare un commento devi essere un utente registrato.
    Effettua il login o registrati
  • Anonimo il 07/04/2014 04:58
    Molto apprezzata... complimenti.
  • Raffaele Arena il 15/01/2012 00:02
    Per mia somma ignoranza son dovuto ricorrere al vocabolario. Lo Psittacidae e un/una specie di pappagalli. CHe sono animali sensibili e intelligentissimi. La chiusa spiega l'arcano del titolo per chi non ha conoscenza zoologica ma a parte questa forse superflua disquisizione, trovo questi versi davvero importanti e la chiusa una chicca. Piaciuta parecchio.

3 commenti:

  • laura cuppone il 15/01/2012 08:46
    Grazie a loretta sempre presente e gentilissima e ad Augusto sempre perspicace e simpatico...
    A Raffaele dico grazie ed anche che tutto e' nato mentre passavo davanti a una vetrina di un negozio che vende animali, uccelli in gabbia di tutte le dimensioni e così anche pappagalli grandi ospiti di una gabbia che sara' stata di un metro, che per un pappagallo e' davvero piccola e per un uccello in generale ogni gabbia e' piccola, no???

    Che ci faccio, pensavo, da questa parte della gabbia io???

    ...
    Grazie a tutti!!!

    Laura
  • augusto villa il 13/01/2012 13:39
    Mai farsi rubare lo spazio destinato all'apertura alare!
    ... e tu sai quanto è importante...
    La preghiera allevia la sofferenza e dona speranza...


    (vabbè che c'è quel detto: "chi vive sperando, muore...) Si. sì... Certo che son pacchiano!..
    Sono un Cow-Boy... io!!!... ahhhh!!... ahhhh!!... ahhhh!!!..
    .. Cloppete... cloppete... cloppete...----
  • loretta margherita citarei il 12/01/2012 19:31
    intensa la metafora del pappagallo a sottolineare la melanconia della sera, molto bella

Licenza Creative Commons
Opera pubblicata sotto una licenza Creative Commons 3.0