Dei giorni bui non resta che la luce
filtrata dallo sguardo fino al cuore
tamburellante e sordo
come ingenuo primitivo
strumento di dolore
che intorbida la vita e scaccia
serenità dalla nostra visualità.
Dolore che inquina l'anima
con la sua musica caotica
oscura, elementare
eppure indecifrabile tam tam
degli antichissimi rituali.
Delle innocenti azioni quotidiane
pregiudica dolcezza al nostro essere
facendoci provare tristezza e dolore
che risuona come eco al nostro male.